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Intervista di Peter per watt

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view post Posted on 6/9/2012, 15:41
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Come ogni attore nato dalla mano di Cris Morena, è cresciuto ed è diventato famoso a passi giganti. Oggi, finalmente si toglie le ali d’angelo e cerca di fare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, senza importargli dei pregiudizi.

Il fotografo, Mariano, pensa a voce alta: “Questo ragazzo cammina da solo in strada? Non ha paura?”. Sembra di no. Con solo 22 anni, Peter è super allenato. Sa come muoversi, dove cercare la luce, come prendersi cura del suo profilo. Sorride e a volta, abbiamo ancora l’illusione di Thiago di Casi Angeles davanti ai nostri occhi. Però si accomoda di fronte alla fotocamera, le sue espressioni diventano più serie e si nota che è cambiato. Adesso sembra Eliseo di La Dueña, il primo passo in questa strada che sicuramente implica un salto di fede enorme per lui. Nell’intervista, rinforza questa premonizione. Ma non diventiamo neanche così solenni. Peter è più vicino ai 20 che ai 30 e continua a goderlo.

Cosa significa questa nuova tappa per te?
“Sono felice. È stato un compromesso cambiare direzione e l’ho fatto con il segno positivo in fronte. Ho cambiato immagine e sto cercando di esplorare altri aspetti come attore e personali. Oggi, la mia meta è conoscere altre persone e imparare lavorando. Non sto cercando il successo della mia carriera. Cerco di crescere, trovare nuove strade e conoscermi. Mi manca moltissimo, però per qualcosa si inizia.”

Hai occupato un posto di galan, imposto dal proprio fanatismo delle ragazze. Oggi, interpreti un donnaiolo adulto. Un’altra cosa. Hai fatto addirittura un trio nella fiction. Ti è costato dare il salto?
“Ho vergogna e l’avrò sempre, perché sono così. I ragazzi devono pensare: ‘Questo sì che la sta passando male!’. Anche se non è tutto divertimento. Va bene avere scene hot con una ragazza, però non sapete com’è il backstage. Ti accomodano i capelli, ti fermano la recitazione. È difficile farlo. Dà vergogna, soprattutto se hai appena conosciuto l’attrice. Poi la devi continuare a vederla. Però per fortuna, le poche scene che ho fatto sono state tutte rispettose e curate. Nell’unitario, sono più ricche le registrazioni, perché hai più tempo. Nella serie ti gridano: ‘Non è venuta! Di nuovo, rapido!’.”

«Non negherò mai Casi Angeles, è stato il trampolino della mia vita. Però uno ha bisogno di andare avanti»

Hai fatto il passaggio da bambino ad adolescente davanti a migliaia di persone. Quando ti sei sentito adulto? Quando hai fatto il salto?
“Lavorando, prendendo decisioni o dando consigli ad amici in determinate situazioni che io ho già vissuto. Lavorare in quest’ambienta ti dà esperienza. Impari di colpo. Ho dovuto mettere la testa a posto più velocemente. Ma in un altro senso, esco con i miei amici e mi continuo a divertire come quando avevo 15 anni.”

Qual è stato il ruolo della tua famiglia in questa crescita?
“E’ stato difficile per tutti,perché non avevamo niente a che fare con questo mezzo. Provengo da una famiglia amante dello sport, di classe media, scuola con doppia scolarità. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto, hanno avuto il coraggio di dare il salto con me. Senza di loro non l’avrei potuto fare. A 14 anni presi la decisione più importante della mia vita: lasciare la scuola, gli allenamenti che amavo e i miei amici. Mi è cambiato tutto. E’ un mezzo molto difficile. I miei genitori mi aiutano e mi danno consigli. E se faccio qualche cavolata, è responsabilità mia. È una preparazione affinché, se Dio vuole, quando avrò 30 anni e continuerò a lavorare di questo l’abbia più chiara.”

Quali sono stati i pro e i contro di crescere davanti alla telecamere?
“La cosa positiva è che ho imparato tutto questo da solo. Sono caduto, ho sbattuto, ho ri-sbattutto e non mi sono più dimenticato di quello che ho fatto. Ovvio che studiare è molto importante, però dove cresci e impari molto è nel lavoro. E i contro… il livello dell’esposizione ti limita. Per alcune cose va bene, però per altre cose no. Voglio uscire a bere qualcosa con i miei amici e la gente non capisce che sei nel tuo mondo. A volte ti chiedono una foto e hai avuto il giorno peggiore della tua vita. non vuoi parlare con nessuno, e ti dicono ‘Che antipatico!’. L’esposizione è molto complicata. Essendo una persona pubblica, bisogna cercare di essere simpatici a tutti.”

Ti è costato mantenere il legame con le tue amicizie?
“Quelle con i miei amici del club e della scuola le mantengo. Ma mi sono incontrato con persone geniali, con le quali è stato difficile mantenere il vincolo. Il lavoro stanca. Bisogna registrare otto ore di seguito. L’energie se ne vanno. Però continuo ad alzarmi presto, mi alleno, vado a classe di canto, di piano. Uno cerca di perfezionarsi.”

« A volte ti chiedono una foto e hai avuto il giorno peggiore della tua vita. non vuoi parlare con nessuno, e ti dicono ‘Che antipatico!’. L’esposizione è molto complicata.»

Come continuerà la tua relazione con la musica?
“Adesso che è finito Casi Angeles sarà complicato, perché la mia carriera l’ho fatta con la musica. Alcuni amici hanno una band che si chiama Malbon. Mi piace la dinamica e quando posso gli do sempre una mano, perché c’è gente molto talentuosa a cui costa diventare famosa. Mi riunisco a cantare con loro, è bello. Non so se l’anno prossimo farò commedia musicale o farò un disco. Però è sempre bene essere completo. Faccio un esempio estremo: Rusell Crowe. Lo vedi nel Gladiatore, ed è il tipo più agguerrito del mondo. Però adesso farà con Hugh Jackman ‘I miserabili” a Broadway. È geniale. Guarda Zac Efron. C’è a chi piace, e a chi può sembrare uno stupido. Però il ragazzo balla, canta, recita, ha fatto show per il mondo. Niente gli è caduto dal cielo.”

Parlando di Zac Efron, i confronti sono inevitabili. Lui è riuscito a staccarsi da High School Musical. Hai paura che il volto rimanga associato per sempre a un Teen Angel?
“La mia immagine rimarrà associata per sempre a un Teen Angel, però se ho paura non farò più niente. Per questo, continuo ad allenarmi per il futuro. Sicuramente farò altre cose e la gente dirà (voce da fastidio): ‘Uh, guarda quel Teen Angel!’. Però dopo possono arrivare a scoprire che faccio le cose bene. Non rinnegherò mai Casi Angeles, è stato il trampolino della mia vita. Però uno ha bisogno di andare avanti. La gente giudica, è facile dire ‘Guarda quello scemo’. Se vuoi, guarda Bailando por un Sueño. Io continuerò a fare questo.”

Se un anno starai a Bailando, ti cerco…
“Non so, tutto può essere. Ogni nuova sfida si aggiunge. Devo dimostrare chi sono. Ero un Teen Angel e ho fatto una scena dove mi si vede il culo ne La Dueña e tutto il mondo si è scandalizzato. Sì, posso uscire anche così e poi ho un bel culo! A molti deve aver disgustato, e ad altri no. Bisogna mostrare differenti aspetti.”

«La mia immagine rimarrà associata per sempre a un Teen Angel, però se ho paura non farò più niente»

Che cos’hai imparato nel mezzo?
“Sapere come impuntarsi. Faccio questo e fin lì arrivo. Mettere un limite affinché non ti prendano come uno stupido. Prima, era un’ora firmando autografi che diventavano tre e tu chiedendo che finisse. Non è facile. Ma anche passando i limiti impari a vedere fino dove arrivi. Bisogna andare avanti rimanendo se stesso, non perdersi. Questo è la cosa più difficile, all’improvviso ti crede il numero uno. E no! Magari domani viene un tipo con più talento di te e ti sorpassa.”

Aneddoti bizzarri con le tue fans..
“Tantissimi! Ti seguono dappertutto e non ci puoi credere. In Israele, siamo andanti fino al Mar Morto e delle ragazze ci hanno seguito in taxi, spendendo tutti i loro risparmi e non sapevano nemmeno se potevano farsi la foto o no. È una pazzia, però una pazzia bella. Grazie a loro che Casi Angeles è durato tanto tempo.”

Ti hanno mai portato qualche indumento intimo femminile a casa tua?
“Sì! E ne approfitto per chiedere di non venire più a casa, perché i miei fratelli mi ammazzano. Ci sono limiti. Non vivo da solo. Suonano il campanello a qualsiasi ora e i miei fratelli stanno tranquillamente facendo il riposino. Però mi hanno fatto regali molto personalizzati, sanno cosa mi piace. È molto pazzo.”

Una fan ti ha regalato qualcosa di meglio che un amico?
“Sempre. Mi hanno regalato due chitarre e un amico mi ha solo comprato una birra per il mio compleanno.”

Sei amante del rugby e sei nato nella culla del club. Quando hai iniziato a lavorare come attore, ti sei questionato non aver seguito lo sport in modo professionale?
“Sì! E mi continua a succedere, però a un altro livello. I miei amici giocano al club dei miei amori, Alumni. Il mio migliore amico è nella prima e quando lo vedo, impazzisco. Mi piacerebbe tornare a giocare e avere quella vita. Più per mancanza, non per un desiderio professionale.”

Sei stato molto tempo in una relazione (con Lali Esposito) e non è stata solo tua compagna di lavorare, ma siete cresciuti insieme. Oggi, i tuoi amici ti impediscono di tornare a impegnarti?
“No! Usciamo, ci divertiamo. Per quel tipico pregiudizio è presente. Baci una ragazza e il giorno dopo ti mandano un messaggio ‘Sei già fidanzato? Non essere stupido eh!’. Anch’io lo faccio tutto il tempo in scherzo. Però sono più in là di questo. Se voglio fidanzarmi, lo farò. Anche se non smetterò mai di uscire con gli amici. Se una volta al mese hai una chiacchierata profonda con un amico rugbista, è già molto da chiedere. Però ci sosteniamo e ci raccontiamo le nostre cose.”

«Non so se voglio uscire con una persona che mi conosce per il mio lavoro. Preferisco andare con una ragazza che se ne frega, che cercò di prendere e non posso»

Esiste il pregiudizio del rugbista: il tonto che l’unica cosa che vuole è litigare..
“C’è di tutto. il pregiudizio è (fa la voce da tonto): ‘Ciao, voglio fare un placcaggio e fare punto’ (risate). Da ragazzini tutti abbiamo fatto a botte e siamo stati stupidi. Però i miei amici, niente a che vedere. Si ci sono sberle, siamo i primi per disperdere la situazione…per avere più ragazze per noi in discoteca. Ci sono diversi stili (risate).”

Molti pensano che come buon ex Teen Angel può prendere quante ragazze vuoi. Quanto c’è di vero, quanto di bugia?
“Metà e metà. Hai più convocatoria, però bisogna vedere il motivo per cui uno sta. Non so se voglio uscire con una persona che mi conosce per il mio lavoro. Preferisco andare con una ragazza che se ne frega, che cerco di prendere e non posso.”

Ti hanno rifiutato molte volte?
“Molte! E continuerà a succedere, grazie a Dio.”

Qualche ragazze che volevi prendere non ti conosceva?
“Sì, mi è successo con ragazze più grandi soprattutto. Però ultimamente, molte si fanno ‘Ay, no’ (con voce nasale), però arrivano le tre del mattino, sono ubriache e mettono A ver si pueden di Casi Angeles e impazziscono. Alla fine mi hai rifiutato, però quella che sapeva tutta la canzone eri tu! (risate) Lì c’è il pregiudizio latente. Questo si che non mi piace.”

Come ti immagini a 40 anni?
“Mi piacerebbe avere figli e una famiglia, però non mi immagino ancora in quella situazione. Penso che sarà come sono adesso, però più grande. Facendo quello che mi piace, che è questo. Continuare a recitare e miglio… magari. Incrociamo le dita (risate).

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REMIX

-Attrice famosa di cui eri innamorato quando eri piccolo.
Rachel McAdams e Megan Fox. E tutta la mia vita ho avuto un amore platonico con Miley Cyrus. Però adesso ha tagliato i capelli, non va (risate).
-Primo ricordo dell’infanzia.
Sono scappato a 4 anni al club. Lì mi conoscevano tutti, perché mio padre aveva allenato tutta la sua vita. Mi presero e mi chiesero se volevo iniziare a giocare a rugby. Tutta la mia famiglia a cercarmi ed io giocando per la prima volta.
-Cosa faresti se avessi 24 ore di impunità?
(ci pensa per quasi un minuto) Sinceramente, non lo so. Sarebbe qualcosa con il lavoro: andare a Broadway e recitare in un opera.
-Il tuo insulto preferito.
‘Goma’ (non so la traduzione u.u)
-Una mania incomprensibile per il resto delle persone.
Mi piace incantarmi e stare nel mio mondo.
-Tre cose che ti porteresti più in là.
Una ragazza, una collezioni di film e un piano.
-Persona che saresti per un giorno
Leonardo Di Caprio.
-Voce più insolita su di te
Un fidanzamento con una ragazza che avevo visto due volte.
-Tic che avevi quando hai iniziato a recitare
Toccarmi i capelli. È che non sapevo dove mettere le mani!

Fonte: ~ Mírame, Mírate Tema RE Laliter
 
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